Nata a Pavia - Vive a Milano

Diplomata al liceo Artistico "Suore Orsoline" di Milano.

Laureata in architettura al Politecnico di Milano.

Ha eseguito per due anni i corsi di incisione di G. Pedroli e per quattro anni i corsi d'incisione di Giuliana Bellini al C.E.P. di S.Elembardo.

 

Riconoscimenti:

1993- 2° classificata Concorso di grafica Galleria d'Arte Eustachi

1995- 1° classificata Concorso di grafica Galleria d'Arte Eustachi

1997- 3° classificata Rassegna d'Arti Visive "Carlo Magno" Studio Panigati

2003- 3° classificata Concorso "Vino in Cornice" Galleria Artelier

2005- Segnalata al Concorso Bondarte - Borgata Bonda (Bl)

2005- 1° Classificata alla 7° Rassegna "Expo Arte Corvetto"

2009- Segnalata 11° Rassegna "Expo Arte Corvetto"

2011- 1° classificata Concorso Nazionale Axa (Gorgonzola)

2012- Segnalata al concorso "On the Road Art Gallery" Busto Arsizio

2012- Segnalata al concorso "La rosa d'oro" Centro Culturale Rosetum (MI)

2013- V° premio Concorso "La rosa d'oro" Galleria Velasquez-Rosetum (Milano)

2014- Segnalata IX Edizione Concorso Biennale di Grafica Incisoria On the Road Art Gallery

2017- Menzione speciale - Concorso Arte Grafica Italiana- Vigonza (Pd)

 

Collezioni Pubbliche:

Tremezzo (Como) - Villa Carlotta

Bagnacavallo (Ravenna) - Gabinetto delle Stampe

Vigonza (Padova) - Museo della Grafica Italiana Contemporanea

Mezzano Martigliengo (Biella) - Associazione Amici della Bonda

Acqui Terme (Alessandria) - Museo dell'Incisione, Castello dei Paleologi

Soncino (Cremona) - Galleria Soncino, Casa degli Stampatori

Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori (Mantova)

"On the Road Art Gallery" - Gallarate (VA)

Associazione Artistica "La Forza del Segno" - Cassina de' Pecchi (MI)

Siena Art Institute - Drawing Connections - (Siena)

 

Di Priscilla Ganassini metto subito in evidenza la pulizia del colore e la sicurezza del segno che ci attraggono e ci convincono, senza riserva...

Le cascine del lodigiano, gli animali della piana lombarda; le baite di Corvara, gli animali della montagna; i paesaggi della Liguria e quelli del Sud; gli alberi , gli attrezzi della vita apparentemente semplice, non sono che una testimonianza di presenza , di partecipazione viva e continua della Ganassini a questo mondo ch ancora esiste (per fortuna!), se così numerosi e diversi i vari cascinali, i cortili, i boschi, le chiese, i camini!

Ugo Zanobio

 

Sostenute ed esaltate da una precisione e linearità veramente eccellenti, le composizioni, giocate spesso su elementi chiaroscurali di indubbia efficacia emotiva e creativa, si situano in una dimensione esistenziale segnata dagli incanti di madre natura, da un paesaggio silente e romito, eppure ricco di reconditi significati e di manifeste aperture liriche, che seduce con le sue grazie semplici ed immediate e coi suoi scenari di incomparabile bellezza, quasi l'artista abbia voluto immergersi con volontà in "interminabili spazi" e "profondissima quiete".

Giorgio Rota

 

La "gioia" del colore indistricabilmente unita ad un segno grafico ed ad un disegno complessivo di grande pulizia, efficacia e bellezza rende, nelle incisioni di questa artista lombarda, una testimonianza reale, viva e vera, e quindi attendibile in misura maggiore, di un mondo rurale semplice quanto originale vissuto ed interpretato con rigore ma soprattutto con passione, espressione matura, convinta e convincente di un modo di essere interiormente ricco di trasparenza e di tenerezza.

Eugenio Maria Faleri

 

Priscilla Ganassini guarda la natura con slancio libero e schietto che rivela la volontà di esprimere un'emozione forse dimenticata: la sublime bellezza delle cose semplici. E nel respiro disteso delle sue composizioni essa rilegge gli stimoli della realtà con la trasparenza dello sguardo di chi, per la prima volta, vede una farfalla posarsi su un fiore, una raganella saltare in uno stagno, sente frinire le cicale in un campo di grano: il tutto è reso con determinata consapevolezza e spirito sincero. E non si tratta di sola abilità tecnica, che si impone attraverso un tratto esperto e sicuro, ma soprattutto di una scelta iconografica e cromatica per nulla scontate. L'artista privilegia gli aspetti più inconsueti del mondo rurale, i fiori di campo meno appariscenti, gli angoli di paesaggio dimenticati, gli animali da cortile più umili e articola così un repertorio compositivo non convenzionale ma di efficace impatto.

Marzia Brandinelli

 

La tecnica di Priscilla Ganassini con le sue acqueforti ed acquetinte, raggiunge a volte una linearità ed una precisione quasi da illustrazione scientifica. I soggetti che la interessano sono i silenziosi paesaggi lombardi e liguri, le piante, i fiori e gli animali. Ecco quindi gli sterminati e colorati campi di girasole, i tetti abitati da colombe e cicogne, gli struzzi, quasi di stampo Dureriano per l'accuratezza nella riproduzione dei particolari.

Luigi Camporelli

Articolo apparso sul quotidiano "La Stampa" - Milano, 29 Ottobre 2003

 

...si può parlare di uno stile raffinato di fiori ed uccelli, notevole l'impegno nel dipingere animali ed insetti, questo modo delicato di rappresentare la Natura ricorda il lontano Oriente...

Tamara Romeo

 

Nella terza stanza troviamo i lavori le acqueforti di Priscilla Ganassini
Qui il mio riferimento musicale mi ha portato a Gustav Mahler
Non era tanto la ricerca sensuale di timbri continuamente nuovi, non tanto l'uso di una tavolozza dei mille colori che interessava il compositore quanto l'aver sottomano un medium talmente ricco e duttile da saper riprodurre i suoi compositi disegni dalle mille intricate linee con il massimo di evidenza, di rilievo, di ombre di luce, di chiarezza di oscurità.
Anche alla nostra artista con la tecnica dell'acquaforte interessano la luce, le ombre, la chiarezza, l'oscurità ed i colori servono quasi a dare un tono favolistico ai suoi racconti.
Come in Mahler inoltre questi contrati producono uno stato di ammirazione per l'osservatore che viene attratto dai lavori della nostra artista come da una traslucida trasognata straordinaria tela di ragno che
lo avviluppa lo seduce poi lo abbandona alla proprie fantasie lasciandolo fantasticare per ritornare poi a scrutare ricercare nuovi significati tra quelle luci e ombre chiarezze e oscurità..e quelle figure che appaiono nelle sue composizioni lasciandolo fantasticare per ritornare poi a ricercare nuovi piaceri di condivisione spirituale con l'artista.

Piero Fornari
Milano - Aprila 2010

 

"Quando sfioriva e rinverdiva il melo" - G. Pascoli
Inizia l'autunno e la natura si fa malinconica, i miei ricordi di scuola si affacciano alla mente e ritornano alla memoria i versi dolci del Pascoli:
Quando sfioriva e rinverdiva il melo,
quando s'apriva il fiore del cotogno,
il greppo, azzurro, somigliava un cielo
visto nel sogno;

brullo io te vidi; e già per ogni ripa
erano colte tutte le vïole,
e tu lasciavi ai cesti ed alla stipa
tutto il tuo sole;

Bellezza e semplicità della natura nella poesia.
Poesia che ritrovo intensa nelle opere di Priscilla: la dolce piana lombarda, le cascine, le piante, gli animali, gli attrezzi della vita semplice e dell'ingegnosità dell'uomo. La precisione delle incisioni, i colori, le luci, le ombre mi affascinano e mi portano lontano dal chiasso, dalla folla, dall'ostentazione, dalle prepotenti offerte dei supermercati per immergermi in un mondo quasi fatato dove la natura ci offre quadri magnifici: un fiore, una pianta, la perfezione di un filo d'erba, la grandezza e maestosità degli alberi, l'incanto e la pace della campagna. Sento, dentro di me, gli echi di un mondo quasi dimenticato fatto di bellezza, armonia, perfezione e silenzio; quel silenzio così profondo, appagante, dove ritroviamo quella parte di noi capace di osservare un fiore, un paesaggio, un tramonto, di sentirsene parte e goderne la pace. Mi chiedo come fa Priscilla a comunicare tanto equilibrio, tanta serenità e dolcezza e mi viene voglia di approfondire la sua conoscenza di capire il suo mondo, di interrogarla sui suoi valori ma, poi, mi rendo conto che con la sua arte Priscilla mi ha fatto un dono più grande: mi ha permesso di conoscere e di capire un po' di più me stessa, mi ha invitato, con le sue opere, ad ascoltare la lirica della natura, a sentire il mio silenzio. Forse è questo il messaggio che Priscilla ci manda con le sue meravigliose incisioni!
"E poi, ho la natura e l'arte e la poesia, e se questo non è sufficiente, che cosa posso volere di più?" (Vincent van Gogh)

Vanna Mazzei
Milano - Ottobre 2015